Essere alla guida di un team è una sfida quotidiana che può essere resa ancora più ardua dalla presenza di dipendenti difficili da gestire, ovvero quelle persone che sembrano avere un talento naturale per seminare discordia e negatività.
Ma non temere, noi di YesWeWork abbiamo molto a cuore l’argomento e siamo qui per aiutarti a navigare in queste acque turbolente. In questo articolo, cercheremo di darti dei consigli pratici per affrontare il problema.
Perché è Importante individuare le Persone “Tossiche”
Individuare elementi problematici è fondamentale per la salute della tua intera azienda. Immagina di avere una mela marcia in un cestino: se non la rimuovi, rischi di compromettere anche le mele sane. Allo stesso modo, un collaboratore negativo può influenzare l’umore e la produttività del team, ivi incluso te stesso e le altre persone che ricoprono ruoli determinanti per il futuro della tua attività.
Le persone cosiddette “tossiche” tendono, tra l’altro, a riunirsi in gruppi, alimentando reciprocamente la propria negatività e sostenendosi a vicenda in merito a punti di vista del tutto fuori luogo in un contesto come quello aziendale che, per crescere e svilupparsi, necessita invece di tutt’altro approccio. Tali persone, tendono a cercare continuamente il consenso dei propri simili proprio perché hanno un innato bisogno di continue conferme al loro pensiero e alla loro visione pessimistica e passiva della vita; visione che, invece, non trova supporto presso i loro colleghi più propensi alla positività e alla proattività.
Questo comportamento è deteriorante in qualsiasi contesto lavorativo. A causa di pochi dipendenti difficili da gestire, l’ambiente di lavoro rischia di diventare una sorta di eco chamber nella quale risuonano e si amplificano continuamente lamentele, critiche e piagnistei, pregiudicando la serenità di tutte quelle altre risorse che, invece, vorrebbero poter lavorare in un clima più rilassato e positivo.
I 3 segnali fondamentali della Negatività
Adesso che, come ci auguriamo, hai compreso la significativa minaccia che può comportare la presenza di negatività all’interno di un team aziendale, cerchiamo di capire insieme quali potrebbero essere i “campanelli di allarme” che ci permettono di individuare questi elementi nocivi, in modo da poter prendere i dovuti provvedimenti prima che il danno diventi irreparabile. Secondo la nostra esperienza, i segnali fondamentali che denotano il comportamento “tossico” sono tre:
- Lamentele Costanti:
Un dipendente che, piuttosto che sforzarsi di analizzare e affrontare un problema, preferisce lamentarsi passivamente (persino quando, in realtà, non ve n’è alcuna ragione!), criticare in continuazione e affibbiare colpe a destra e a manca, è quasi certamente un caso tipico di pessimismo cronico. Nulla gli sembra mai andare bene e questo atteggiamento, nel migliore dei casi, quando non contagia chi gli sta intorno, rende comunque l’atmosfera deleteria in ufficio o in fabbrica. - Pigrizia e apatia:
Le persone negative sono dipendenti difficili da gestire anche perché sono estremamente pigri e svogliati. Ogni volta che devi affidarti ad un collaboratore di questo genere, sei costretto a vivere nella frustrazione di non potervi fare affidamento. Essi procrastinano continuamente, sono privi di spirito di iniziativa e non fanno mai più del minimo indispensabile; e spesso nemmeno quello! E se il loro atteggiamento dovesse causare una reazione di biasimo da parte tua o di qualche collega, o persino dei danni consistenti all’azienda, in tutta risposta ti ritroveresti davanti alla loro totale indifferenza. - Rifiuto del Cambiamento:
Questi individui tendono ad opporsi ad ogni tipo di cambiamento, manifestando sempre un atteggiamento scettico o apertamente contrario alle nuove iniziative o procedure aziendali; persino quando queste portano palesemente al miglioramento, all’innovazione e all’aumento della competitività. Di contro, un dipendente positivo, è sempre incline ad accogliere le novità e le assimila con un costruttivo entusiasmo.
Riconoscere questi segnali può aiutarti a intervenire tempestivamente, prevenendo eventi che possono avere un impatto devastante sulla tua intera organizzazione e abbassare il morale generale. Anche i membri del team più promettenti potrebbero perdere la motivazione, vedendo il proprio entusiasmo soffocato dagli atteggiamenti costantemente critici o passivo-aggressivi dei loro colleghi più ostili e disfattisti.
Come affrontare il problema dei Dipendenti Difficili
La tempestività nella gestione persone tossiche è essenziale per mantenere un ambiente di lavoro sano e produttivo. Sperare che una situazione di questo genere si risolva da sé sarebbe un grave errore da parte tua. Molto probabilmente la “parte buona” del tuo team si rivolgerà a te in cerca di aiuto e supporto per liberarsi dal disagio causato loro da certi colleghi; se tu non intervenissi, aggraveresti la situazione e rischieresti di perdere anche la fiducia dei dipendenti produttivi.
Occhio però! Spesso gli elementi negativi di un’azienda sono anche subdolamente scaltri e si nascondono dietro le “zone d’ombra” delle normative che regolamentano i diritti dei lavoratori. Prendersi cura di questo morbo silenzioso, non è un’impresa da sottovalutare e bisogna agire con discernimento e lucidità, senza mai superare i limiti imposti dal buon senso e, soprattutto, dalla legge.
Il nostro primo consiglio tuttavia, è quello di provare “con le buone”. Prima di mettere in pratica qualsiasi tipo di provvedimento, cerca di comprendere più a fondo la personalità del tuo dipendente problematico. Valuta l’ipotesi che il suo comportamento negativo possa scaturire da un periodo difficile che sta vivendo e prova ad instaurare un dialogo. Magari potresti realizzare che si riduce tutto ad un problema di comunicazione.
Affronta i tuoi dipendenti difficili con determinazione e fermezza, ma anche con l’empatia e la disponibilità che caratterizzano un bravo leader. Se individui un elemento disturbante all’interno del tuo team, parla con lui apertamente, esprimendo le tue preoccupazioni e senza accusare. Mettilo di fronte all’evidenza che stai facendo davvero di tutto per ridurre l’attrito tra lui e l’azienda e che sei disposto ad ascoltarlo e a consigliarlo.
Ad un certo punto, però, stabilisci chiaramente cosa ti aspetti da lui in termini di comportamento e performance. Fai capire che la negatività non sarà tollerata e ribadisci quelli che sono i valori sposati dalla tua azienda e le politiche da rispettare. Dopo avergli esposto chiaramente e senza possibilità di fraintendimento il tuo pensiero e le tue aspettative, tieni sotto controllo i suoi progressi e raccogli feedback regolari dagli altri membri del tuo entourage. Se intravedi dei miglioramenti, molto bene! Coltivali e incentivali con un adeguato riconoscimento del suo impegno; ma se così non dovesse essere, per quanto la cosa possa essere seccante, ti conviene pensare ad una soluzione meno indulgente.
Purtroppo, non tutte le persone di indole negativa sono disposte a cambiare, nemmeno quando c’è in gioco il loro futuro professionale. 😩 Se nonostante i tuoi sforzi la situazione non migliora, potrebbe essere necessario prendere misure più drastiche.
Documenta tutte le tue interazioni con il soggetto in esame, dai prova dei tuoi tentativi di risoluzione del problema e metti in evidenza la tua buona volontà. Allo stesso tempo notifica tutti gli episodi di condotta inappropriata o di violazione delle politiche aziendali, inoltrando delle Lettere di Richiamo o delle Note Disciplinari ai tuoi dipendenti di difficile gestione.
Quando avrai raccolto materiale sufficiente, consulta il dipartimento delle risorse umane per esplorare le opzioni disponibili, che potrebbero includere il trasferimento ad un altro ruolo o, in casi estremi, la cessazione del rapporto di lavoro. Ricordati, però, di agire sempre come un vero professionista e nel completo rispetto delle normative vigenti… anche quando il tuo livello di esasperazione ha raggiunto livelli tali da farti desiderare ben altro tipo di atteggiamento! 🤬
In fondo è anche un po’ colpa tua
Spesso, la presenza di dipendenti difficili da gestire può essere il risultato di una selezione iniziale poco accurata. Un buon leader sa che la prevenzione è meglio della cura, e questo vale anche nell’ambito delle risorse umane. Prestare maggiore attenzione nella fase di reclutamento può fare la differenza tra un team coeso e produttivo e uno frammentato e conflittuale.
Affidarsi a professionisti dell’HR management e ad Agenzie per il Lavoro come YesWeWork può aiutarti a individuare fin dall’inizio i candidati più adatti ai tuoi obiettivi, non solo dal punto di vista delle competenze tecniche, ma anche della compatibilità culturale e comportamentale con il resto del personale.
Colloqui strutturati, test attitudinali e valutazioni psicologiche possono rivelarsi strumenti preziosi per identificare eventuali tratti di negatività o propensione al conflitto e prevenire, così, l’insorgere di situazioni spiacevoli e insostenibili. Abbiamo già espresso chiaramente in un precedente articolo il nostro punto di vista sull’importanza della cultura aziendale e di un ambiente di lavoro positivo, evitare l’intrusione di elementi tossici nella tua squadra è uno dei fattori basilari per coltivarli e renderli il tuo punto di forza.
Caro lettore di questo “positivissimo” Blog 😎, ci auguriamo di esserti stati utili con le nostre riflessioni e che, in qualche modo, siamo riusciti a dare un piccolo contributo nella divulgazione della buona imprenditoria. Prima di lasciarti, vorremmo salutarti con una citazione: “Stai lontano dalle persone negative. Hanno un problema per ogni soluzione!” 😉